Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno 2014
Salerno 2014 di Angelo Calabrese… Largo al genio quindi, ma che sia tale e si proponga come promessa da mantenere. consolidandosi in crescita e sostanza. Occhio, intanto, all’immaginario estetico che è da sempre accolto, desiderato,odiato, osteggiato, lungo i transiti temporali oltre i quali resiste con la complicità del mercato. Questo è un tema che dovrebbe essere dibattuto nell’ambito di una nascente Biennale, per la quale formulo i più fervidi auguri. Quella di Salerno che prende l’avvio tra le pessime imposture del 2014, anno di ossimori perfetti, di contraddizioni esasperate, di miserie estreme, di scienze esaltanti e decapitazioni a taglio di coltello, risponde ad una vera e propria chiamata alle arti…
…Anche stavolta il gioco mi piace palindromo: ESOPE RESTE ICI ET SE REPOSE. Mi giova, perché tanti artisti non addomesticati, liberamente e spontaneamente si sono dichiarati pronti a verificarsi nei variabilissimi punti d’incontro, dove cuore e cervello convergono alle meraviglie delle rese eidetiche. Anche quest’aggettivo non è male, nel senso che chiarifica quel magico vedere-sapere come accadimento vissuto a lampo d’occhi o appreso e sempre più amato nelle ragioni dell’aver inteso. L’arte o c’è o non c’è; a nessun supponente dovrebbe esser consentito di inventarsi una parodia di quel talento che, per insopprimibile necessità, ‘ditta dentro’ e non c’è verso di tacitarne l’urgenza. Infatti trova sempre il modo di venir fuori, prepotentemente, secondo quel divenire vitale della luce che regola, ma senza la benché minima costrizione temporale, il Fiat Lux…